Se si chiama “Porro Cervere” un motivo c’è, anche se limitarsi a spiegarlo servirebbe a poco. Questo perché non sono le parole il mezzo più diretto per rendere chiara la differenza tra un porro qualsiasi ed il Porro Cervere: due galassie differenti, un nesso di familiarità che non rende merito all’estremo prestigio della qualità cerverese. Questo è il motivo che spinge a questa speciale denominazione: il “Porro Cervere” non è assimilabile in modo superficiale agli altri porri, ma se ne distingue sotto ogni punto di vista pur appartenendo formalmente alla medesima famiglia.
Cos’è il Porro Cervere?
La lunghezza è del tutto differente: si passa da pochi centimetri a oltre un metro, differenza che affonda il merito all’interno di vari fattori: le caratteristiche intrinseche del Porro Cervere; il lavoro manuale e l’esperienza di coloro i quali lo coltivano; il terreno entro il quale affonda le radici; il microclima della valle cerverese.
Il profumo è una poesia nuova: inizia ad aleggiare nell’aria fin da metà ottobre, permeando l’atmosfera cerverese per creare il giusto contesto della festa. Ed è un profumo che nulla ha a che vedere con il porro tradizionale, dal quale si differenzia per le note ben più delicate.
E poi c’è il gusto, altro elemento sul quale c’è poco da discutere: occorre assaggiare. A quel punto la differenza tra il comune porro e il Porro Cervere sarà conclamata, evidente, clamorosa. Non sarà più possibile alcuna confusione. E tutto ciò senza nemmeno aver detto, scritto o letto alcuna parola.
Porro Cervere: le caratteristiche
Entrando più nel dettaglio, ecco come il Consorzio del Porro Cervere descrive le qualità intrinseche dell’ortaggio (della famiglia delle Liliacee):
«I terreni di Cervere ove si coltiva questo ortaggio hanno caratteristiche pedologiche particolari, cioè sono composti da limo, sabbia fina e calcare; questa combinazione è abbastanza rara in natura. Il porro in questi siti acquista un sapore dolce, gradevole al palato ed è più digeribile.
Inoltre in questa zona vi è un clima particolare (microclima) cioè una luminosità buona, ma non violenta, che determina la produzione di porri assai lunghi e teneri con basso contenuto in lignina e cellulosa (sostanze difficilmente digeribili). La ventosità leggera e costante, ma non intensa e violenta, determina condizioni sfavorevoli allo sviluppo delle malattie fungine per cui non vi è la necessità di effettuare trattamenti con prodotti anticrittogamici. Il fatto che il Porro di Cervere sia più tenero, più dolce e più digeribile è da imputare alle caratteristiche pedoclimatiche del sito ove viene coltivato.
Le proprietà alimentari del Porro sono modeste, come per molte verdure, il che significa basso contenuto calorico: 100 gr. di porro edibile forniscono 25 – 30 calorie. Le proprietà salutistiche sono molteplici, come per tutte le erbe medicinali: il porro può avere un’azione curativa assai blanda, mentre la sua azione preventiva può essere notevole se il suo consumo si protrae per un certo tempo».
Dove acquistarlo
Il Porro Cervere è disponibile dal mese di settembre in poi, prolungando la sua disponibilità di mercato fino all’inverno inoltrato. Il periodo della Fiera (novembre) è il periodo principe per l’acquisto e la degustazione, che può avvenire tanto presso la grande distribuzione, sia direttamente presso i produttori.
L’acquisto durante la Fiera è possibile presso l’apposito Mercato, oppure presso i singoli banchetti dei produttori lungo le strade del paese. Il consiglio è quello di cercare sempre l’apposita etichetta che contraddistingue le fascine del Porro Cervere: l’etichetta non soltanto certifica la provenienza del porro e la sua speciale classificazione di qualità, ma consente altresì il tracciamento del prodotto fino al suo produttore ed all’appezzamento di coltivazione.